martedì 27 febbraio 2018

Vogliamo condividere con voi la nostra prima esperienza vissuta con i ragazzi e le professoresse dell’Istituto Comprensivo G. Marconi di Veglie


Luca Carbone, 29 anni, psicologo, volontario del Servizio Civile 2017/2018: penso che sia stato un ottimo primo impatto con l’attuazione di A scuola con Emmanuel di quest’anno. Ci siamo sperimentati con due gruppi classe perlopiù differenti e complementari, allenandoci per bene nel contestualizzare, differenziare ed individualizzare le proposte progettuali: la flessibilità, infatti, è una prerogativa essenziale per svolgere un progetto di successo, come credo fortemente che sarà il nostro. Mi porto a casa un’enorme ricchezza di contenuti e esperienze, riflessioni scaturite dalle dinamiche condivise e emozioni suscitate in me che prendo come buona base da cui partire per il prossimo ciclo di tre incontri di A scuola con Emmanuel.

Ilaria Guacci, 25 anni, psicologa, volontaria Servizio Civile 2017/2018: è difficile trovare le giuste parole per esprimere in maniera adeguata l’esperienza vissuta. Trovo personalmente che la realtà abbia superato le aspettative.  Siamo arrivati nelle classi pieni di entusiasmo e di voglia di fare ed i bambini ci hanno accolti con un’energia ed una voglia di mettersi in gioco che ci ha travolto.  È stato meraviglioso, ci siamo sentiti parte di loro, abbiamo donato le nostre conoscenze e loro in cambio ci hanno donato energia, pensieri, emozioni che solo i bambini possono dare. Durante l’ultimo incontro si leggeva sui volti di tutti la tristezza per aver raggiunto la fine ed il desiderio che potesse continuare, penso che questo sia il più bel riscontro del lavoro svolto.




Elison Ronzino, 24 anni, frequentante il corso di laurea Educatore socio-culturale, volontaria del Servizio Civile 2017/2018: due classi, tre incontri per ognuna, trentadue bambini circa, mille emozioni, numerosi scambi di idee e condivisioni costanti. Abbiamo vissuto insieme momenti di tensione, felicità, rabbia e tristezza. Ciò che ho deciso di custodire nella mia memoria è il reciproco accompagnamento che abbiamo sperimentato. Ho nutrito in me il dovere di far sentire i bambini a loro agio e di farli divertire; ho notato che questo sentimento era bilaterale. I bambini ci hanno accolti con la loro grinta, pronti a carpire le nostre emozioni e desiderosi di condividere le proprie, cercando di andare oltre le difficoltà quotidiane, provando a sviscerare le dinamiche di gruppo che coinvolgono il rapporto tra compagni e tra alunni e insegnanti. Ognuno di loro si è rivelato un dono.

Veronica Vetrano, 24 anni, educatrice e pedagogista, volontaria del Servizio Civile 2017/2018: prima esperienza professionale nelle scuole pur essendo una pedagogista. Mi ha sempre spaventato il rapporto che si poteva venire a creare con i bambini, ma grazie alle due classi di Veglie ho compreso come professionalità e umanità possano aiutare ad entrare in empatia con i loro sentimenti, emozioni, sguardi e gesti. Il mondo dei bambini, adulti del futuro, è complesso e il tema delle Life Skills apre scenari incredibili che fanno da sfondo a tutto ciò che mi porto da questa esperienza: gioia, ansia, paura e anche un po’ più di consapevolezza sul come camminare accanto ai ragazzi con la semplicità e la genuinità che solo loro possono insegnare.



Angelica Dell’ Anna, 28 anni, volontaria Servizio Civile Nazionale: entrare in relazione con i bambini ha suscitato in me tanta commozione e sorpresa per la semplicità con cui loro si sono rapportati a noi. Il loro entusiasmo per le attività che abbiamo svolto, il piacere di conoscerci, aspettarci e rivederci, la trasparenza dei loro racconti anche intimi, riguardo le proprie emozioni, relazioni, modalità di pensiero, hanno oltrepassato la barriera dei miei timori sul come pormi e sulle parole da utilizzare, in quanto è importante essere se stessi per rompere ogni confine e reticenza perché i bambini lo percepiscono. Ognuno di loro mi ha trasmesso il coraggio di essere bambini in un mondo che li idealizza come piccoli adulti. È stata una felice partenza per i futuri incontri del progetto nelle prossime scuole.

Sara Calogiuri, 28 anni, psicologa, volontaria Servizio Civile 2017/2018: prima volta nelle scuole primarie, e come ogni prima volta è stata un’esperienza carica di emozioni contrastanti: la paura e l’ansia del nuovo si mischiavano all’eccitazione e alla gioia della scoperta. Le mie aspettative non sono state per niente deluse e i miei pregiudizi sui bambini e su di me sono stati piacevolmente disconfermati: mi sono riscoperta capace di tornare bambina e lasciarmi andare alle emozioni e ho rivalutato le capacità dei bambini di parlare di e con le emozioni. Gli scambi e le discussioni sono stati ricchi di contenuti e vissuti più o meno intensi che ancora risuonano in me. L’aspetto che più mi fa piacere è il riscontro avuto dai due gruppi classe, che in soli 3 incontri hanno potuto sperimentarsi nella consapevolezza e nel cambiamento. Chi ben comincia è a metà dell’opera!

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